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"Un caffe con ..." Arch. Antonella Barbara Caldini


In questo blog mi sono ripromessa di parlare di Architettura, ma l'argomento è talmente vasto che spesso mi ritrovo a confrontarmi con situazioni e figure professionali interessanti.

E’ il caso dell’Arch. Antonella Caldini, specializzata in restauro dei monumenti e dunque il suo ambito è prettamente il restauro architettonico di edifici storici, verrebbe da immaginare un Architetto dalla personalità composta e dalle citazioni dotte, tutt’altro, Antonella è moderna, dinamica, utilizza i social, cura la pubblicazione periodica di articoli sul suo blog Restauro&Conservazione ricco di contenuti interessanti ed alla portata di tutti, articoli tecnici, manuali, curiosità, consigli e tutto ciò che gira intorno al mondo della conservazione del patrimonio architettonico collettivo e privato.

Questo Architetto un poco fuori dalle righe, ha attratto la mia attenzione e così con la scusa di un caffè cordiale, mi sono fatta avanti e la prima domanda, giusto per rompere il ghiaccio, è stata… “Ho notato che curi molto la tua presenza sui social, curi anche alcuni gruppi di discussione su Facebook, un lavoro molto impegnativo, qual è il tuo obbiettivo e quali riscontri ottieni?"

"Nel 2016 mi sono avvicinata al mondo digitale con un po' di riluttanza a perplessità, convinta come ero che la competenza e la formazione universitaria e post universitaria fossero sufficienti a farsi conoscere da tutti. Come sbagliavo…
L'idea del blog è nata dopo la pubblicazione delle linee guida per la conservazione e il recupero dell'architettura rurale e il paesaggio realizzate, a seguito di aggiudicazione di procedura negoziata, per il GAL Borba e focalizzate su un ampio territorio composto da 58 comuni a cavallo tra le province di Alessandria ed Asti.
L'idea di scomporre un organismo architettonico in singoli elementi e studiarne nel dettaglio le logiche costruttive, compositive, materiche anche legate alle tradizioni locali mi affascinava e così ho pensato di raccogliere tutto in singoli articoli. Poi negli anni il blog si è evoluto, sono partite le collaborazioni e le consulenze, alcune delle quali si sono concretizzate in lavori reali per me e per i professionisti legati alla mia rete.
A questo punto, dati alla mano, ho superato il pregiudizio sul mondo virtuale e ho cercato di impiegarlo a mio vantaggio. Ho quindi creato il mio profilo Facebook e la pagina dedicata al mio blog, un gruppo Fb dedicato alle Tradizioni del mondo rurale (dove anche tu, cara collega, sei amministratrice) che ha 7oltre mille iscritti, una community dedicata ai Professionisti del Patrimonio Culturale e un gruppo privato dedicato agli Architetti Specialisti in beni architettonici e del paesaggio; allo stesso modo mi sono mossa su LinkedIn, su Twitter e su Istagram"


L’ultima fatica editoriale di Antonella, condivisa con L’Arch. Monica Fantone “Cantieri di Restauro a Felizzano, le Chiese di San Rocco e San Pietro” un volume molto interessante che ripercorre tutte le fasi di restauro delle due Chiese di Felizzano e che è stato fortemente voluto dal parroco di Felizzano Don Claudio Pistarino. I cantieri sono durati quindici anni, un impegno molto importante soprattutto dal punto di vista economico che ha comportato sforzi progettuali non indifferenti soprattutto per la partecipazione ai bandi di finanziamento delle varie Fondazioni.

Oggi la parrocchia di Felizzano e il suo parroco ha un nuovo obiettivo, quello di restaurare la piccola Chiesa della Madonna della Fonte nei pressi del campo sportivo, tanto cara alla devozione popolare. Il progetto ha già ricevuto l'ammissione ai Fondi CEI ottopermille ma manca la quota di cofinanziamento a carico della Parrocchia che si è così trovata nella condizione di ricorrere ad 99una forma di finanziamento collettivo e dal basso, il Crowdfunding. “Vorrei capire bene che cosa è una campagna Crowdfunding, come funziona nei suoi aspetti tecnici”

"Hai già introdotto bene la questione ossia il fatto che questa campagna servirà a cofinanziare il restauro di questa chiesetta facendo affidamento sull'aiuto della comunità locale ma anche su quello della comunità virtuale.
Con un gruppo di volontari da luglio, grazie al preliminare sostegno di una piattaforma digitale, stiamo lavorando alla progettazione della campagna "Sostieni Madonna della Fonte" che lanceremo ufficialmente in piattaforma in primavera. In questi mesi abbiamo lavorato e stiamo lavorando alla crescita della nostra "crowd" che non è una soltanto ma sono tante.
È importante conoscere i nostri sostenitori e appassionarli costantemente, coinvolgendoli nel racconto della nostra avventura.
Lo scorso 8 dicembre è uscita la prima newsletter e a gennaio uscirà la seconda, per chi volesse iscriversi lascio qui il link:

Newsletter campagna crowdfunding sostieni Madonna della Fonte 

Chiesa Madonna della Fonte
"Una campagna Crowdfunding può essere attivata anche per opere non di interesse ecclesiastico?" 

Certamente. In questo caso, come spiegavo, si tratta proprio di un bene culturale ecclesiastico: una chiesa di campagna alla quale i locali sono molto legati per il valore storico che custodisce. La chiesa è stata alluvionata nel 1994 e da anni versa in pessimo stato di conservazione, restaurarla è un dovere della chiesa ma anche della comunità. Come dicevo l'ammissibilità ai fondi CEI per il 70% dell'importo lavori è già un grande risultato e certamente non si può non raccogliere il 30% mancante. La Parrocchia farà la sua parte mettendo i fondi necessari ma spera che il crowdfunding le possa venire in aiuto. L'interesse che sta nascendo intorno a questa iniziativa è davvero molto speriamo sia di buon auspicio.
Chiesa Madonna della Fonte
 interno

Se questo "progetto pilota" raggiungerà l'obiettivo potrà essere preso come modello per casi analoghi dove in presenza di cofinanziamenti si potrà valutare di coinvolgere le persone nella raccolta dei fondi mancanti.

"Ci sono altre campagne in atto in questo momento?" 

Al momento su Eppela mi pare ci sia un'interessante campagna finalizzata ad organizzare e restaurare l'archivio della Barcilon Brambilla, la restauratrice del Cenacolo.
Famosa la campagna "Un passo per San Luca" per restaurare i portici di Bologna che ha ottenuto enorme successo.
Basta visitare alcune delle principali piattaforme (Produzioni dal Basso, Eppela, LoveItaly, la Rete del Dono..) per trovare campagne interessanti e di grande interesse.


Il progetto Crowdfunding è una bellissima idea che unisce ente pubblico e privato quest’ultimi sono l’animo motivazionale dell’intera opera di restauro. Dal punto di vista sociologico, il progetto Crowdfunding è compartecipazione economica ma soprattutto inclusione sociale, quali risultati e quali aspetti hai rilevato nella risposta alla campagna Crowdfunding, in particolare qual è il profilo tipo del donatore?

Abbiamo lavorato quasi un mese alla profilazione delle cosiddette "Donor Personas" e abbiamo creato molti profili: dal personaggio locale di terza età molto affezionato alla tutela del suo territorio, al professionista impegnato nel settore dei beni culturali che guarda alla campagna (e quindi potenzialmente dona) come esempio da imitare in casi analoghi, all'appassionato di arte e cultura che crede che la valorizzazione del nostro patrimonio debba partire dal basso e sia un dovere di ogni persona.
Sul piano sociale l'esperienza è davvero interessante e spero possa dare buoni frutti, contiamo sul sostegno di tutti

Ringrazio l’Arch. Caldini per avermi dedicato un po di tempo, ma soprattutto ringrazio per condividere con me il pensiero che il nostro mestiere si nutre delle relazioni e dei confronti professionali, per generare nuove idee e per una crescita professionale.

Commenti

  1. Grazie di questa intervista Maura, come te credo molto nella condivisione tra tecnici perché ritengo sia un valore aggiunto a vantaggio di tutti, soprattutto di chi è disposto ad avviare nuove collaborazioni.

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