L’umidità può davvero agire in maniera distruttiva e deteriorare gravemente i nostri immobili ? Certo, l’acqua è presente in quasi tutti i fenomeni di degrado, ma addebitarne la causa esclusiva non è corretto.
A testimonianza che ” l’umidità bagna “ senza provocare danni, (re)sistono numerosi ponti, approdi e cisterne romane in perfetto stato di conservazione a distanza
di duemila anni dalla loro costruzione.
Per esempio a Pompei muri, mosaici ed affreschi rimasti sepolti per venti secoli nel terreno bagnato o in locali vuoti dove l’umidità relativa era dell’ 80-90% si sono
conservati intatti fino alla scoperta.
Se l’umidità fosse la vera causa di deterioramento più o meno grave, in venti secoli non sarebbe rimasto praticamente
nulla. Invece, pietre e muri, mosaici ed affreschi hanno iniziato a deteriorarsi solo dopo essere stati riportati alla luce ed esposti all’aria .. Ed allora ??
La riposta consiste nel fatto che il decadimento avviene quando il mix di aria, acqua e temperatura a contatto con i manufatti superano i livelli di guardia.
Esistono limiti che devono essere individuati con opportune strumentazioni, ma soprattutto osservati da un tecnico esperto che valuti ogni situazione, che sappia interpretare i segni del degrado, mettendo in relazione l’impiego passato dell’immobile con il tipo
di muratura, le condizioni climatiche ed altri fattori.
Risolvere il problema del decadimento a causa dell’umidità nel campo del restauro architettonico comporta una profonda conoscenza del manufatto, una corretta analisi preliminare
e scelte adeguate per l’intervento da eseguire.
Diverso è il discorso da affrontare in un ambiente moderno realizzato con tecnologie moderne, dove la condensa dell’aria degli ambienti crea macchie di colore scuro in certi
punti dell’abitazione.
Facciamo un po di chiarezza: cosa determina la formazione delle macchie nere e soprattutto cosa sono.
Si tratta di un fenomeno definito come umidità da condensa dell’aria ambientale ed è all’origine della formazioni di colonie batteriche che si annidano e prolificano in punti precisi degli ambienti. L’aspetto è sgradevole perchè si presentano sotto forma
di muffe scure e macchiano le pareti soprattutto in inverno, quando le temperature esterne sono molto basse e le finestre restano spesso chiuse.
Il fenomeno è ben localizzato dove l’aria dell’ambiente interno incontra una superficie più fredda e cede per effetto fisico l’acqua presente nelle sue particelle.
Quanto accade è un processo simile alla formazione della rugiada che troviamo al mattino sulle foglie delle piante del nostro giardino. Si ma .... la rugiada nel mio giardino non ha un colore scuro: come mai nei nostri
ambienti i muri si macchiano pesantemente ?
La risposta è semplice: perché le nostre abitazioni sono sature di particelle organiche, polveri e sostanze chimiche volatili rilasciate dalla presenza umana, dagli animali
domestici, dal fumo di sigarette, dalle sostanze chimiche utilizzate per la pulizia quotidiana ed infine dalla qualità degli arredi presenti. Tutti questi fattori sono determinanti per la qualità dell’aria
negli ambienti chiusi. Dunque l’aria che circola nelle nostre case è sovraccarica di materiali invisibili che si depositano sulle superfici più fredde a contatto per trasferimento e sono all’origine
delle carattestiche macchie scure (spesso nere).
Quale cura ?? Buone norme di comportamento nel vivere gli ambienti permettono di migliorare la qualità del clima della nostra abitazione, partendo dalla regola più semplice
per ridurre il carico batterico presente nell’aria: aprire regolarmente le finestre per garantire un costante ricambio d’aria.
Ridurre il più possibile gli agenti inquinanti che “importiamo” .. Per esempio quando compriamo un arredo, la selezione dovrebbe cadere su prodotti costruiti con materiali naturali a basso rischio di emissioni di sostanze chimiche nell’aria (purtroppo la scelta più
costosa, ndr ). Altro aspetto importante è di evitare il fumo di tabacco ed in generale le combustioni interne, proteggendo il nostro caminetto a legna con una chiusura a vetro, così come quello di altre fiamme
libere (candele aromatiche, etc.).
Cerchiamo di porre attenzione ai prodotti per la pulizia della casa, limitando allo stretto necessario la presenza di sostanze indispensabili compresi i detersivi dal profumo intenso, perchè
le sostanze chimiche “gradevoli” di questi prodotti flottano molto nell’ambiente aggregadone altre.
Attenzione ai pesticidi per allontanare gli insetti fastidiosi.. Meglio adottare soluzioni meccaniche come le semplici zanzariere applicate alle finestre.
Sono indicazioni semplici, alla portata di tutti, che posso essere seguite indipendentemente dai problemi di umidità.
Spesso però non bastano .. anche se osservati attentamente, questi suggerimenti possono non essere risolutivi e potrebbe essere necessario intervenire sulle murature esterne, sui solai, forse anche sulle finestre, applicando materiali isolanti che
aiutano a mantenere più caldo l’ambiente e soprattutto ad innalzare la temperatura superficiale delle infrastrutture. Ogni esperto in materia è ben consapevole che non esiste un ambiente totalmente asciutto
e che il vapore acqueo presente negli ambienti deve essere allontanato utilizzando materiali traspiranti, possibilmente naturali, che trattengono la temperatura e non ostacolano il transito del vapore. Affidiamoci ad un tecnico
per valutare insieme tutte le soluzioni possibili per migliorare la coibenza termica della nostra casa e con lui possiamo valutare la possibilità di detrarre fiscalmente la spesa dell’intervento.
In conclusione, la nostra casa può ammalarsi ma come ogni buon medico consiglia, la prevenzione è fondamentale e se il degrado persiste la cura deve essere valutata con l’aiuto di un professionista, affinché gli investimenti abbiano una valutazione mirata a risolvere il problema.
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