Cos‘è il PNRR: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?
A tale proposito l’Unione Europea con il Next Generation EU (NGEU), propone un interessante strumento di riforma, si tratta di un programma molto corposo e ambizioso, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.
Per l’Italia il NGEU rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme.
L’NGEU è composto da due strumenti principali:
Il solo RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021- 2026,delle quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto.
Il dispositivo RRF richiede agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’italia come stato membro dell’UE ha eseguito il compito a dovere, per non perdere una occasione di sviluppo così importante, potrete visionare il sito dedicato al piano e realizzato a cura del Governo Italiano e della Presidenza del consiglio dei Ministri:
Questo Piano, che si articola in 6 Missioni e 16 Componenti, beneficia della stretta interlocuzione avvenuta in questi mesi con il Parlamento e con la Commissione Europea sulla base del Regolamento RRF.
Nella info-grafica qui di seguito, sono descritte le risorse assegnate a ogni missione del PNRR.
A tali risorse, si aggiungono quelle rese disponibili dal REACT-EU che, come previsto dalla normativa UE, vengono spese negli anni 2021-2026 nonché quelle derivanti dalla programmazione nazionale aggiuntiva, ossia dal Piano Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.
La suddivisione di queste risorse per la missione 2, “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, è riportata nella tabella 1 e si evince quanto il PNRR sia importante.
(Cit: tratto da pubblicazione dell'Ing. Valeria Erba, Presidente ANIT)
E’ la risposta alla necessità di fare fronte alle difficoltà economiche, ambientali e sociali a cui i paesi europei hanno dovuto far fronte negli anni post pandemici.
A tale proposito l’Unione Europea con il Next Generation EU (NGEU), propone un interessante strumento di riforma, si tratta di un programma molto corposo e ambizioso, che prevede investimenti e riforme per accelerare la transizione ecologica e digitale; migliorare la formazione delle lavoratrici e dei lavoratori; e conseguire una maggiore equità di genere, territoriale e generazionale.
Per l’Italia il NGEU rappresenta un’opportunità imperdibile di sviluppo, investimenti e riforme.
L’NGEU è composto da due strumenti principali:
- il Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RRF)
- e il Pacchetto di Assistenza alla Ripresa per la Coesione e i Territori d’Europa (REACT-EU).
Il solo RRF garantisce risorse per 191,5 miliardi di euro, da impiegare nel periodo 2021- 2026,delle quali 68,9 miliardi sono sovvenzioni a fondo perduto.
Il dispositivo RRF richiede agli Stati membri di presentare un pacchetto di investimenti e riforme il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’italia come stato membro dell’UE ha eseguito il compito a dovere, per non perdere una occasione di sviluppo così importante, potrete visionare il sito dedicato al piano e realizzato a cura del Governo Italiano e della Presidenza del consiglio dei Ministri:
Nella info-grafica qui di seguito, sono descritte le risorse assegnate a ogni missione del PNRR.
A tali risorse, si aggiungono quelle rese disponibili dal REACT-EU che, come previsto dalla normativa UE, vengono spese negli anni 2021-2026 nonché quelle derivanti dalla programmazione nazionale aggiuntiva, ossia dal Piano Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR.
La suddivisione di queste risorse per la missione 2, “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, è riportata nella tabella 1 e si evince quanto il PNRR sia importante.
(Cit: tratto da pubblicazione dell'Ing. Valeria Erba, Presidente ANIT)
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