PNRR: Che accade in Italia??

Il PNRR e la transizione ecologica

Missione 2: rivoluzione verde e transizione ecologica in Italia

L'Italia è particolarmente esposta ai cambiamenti climatici e deve accelerare il percorso verso la neutralità climatica al 2050 e verso una maggiore sostenibilità ambientale.

Ci sono già stati alcuni progressi significativi: nel 2019 le emissioni totali si sono ridotte del 19,4% rispetto al 1990 e del 29% rispetto al 2005; il confronto tra l’andamento delle emissioni di gas serra e il PIL mostra che dal 1990 la crescita delle emissioni è stata più lenta di quella dell’economia, mettendo in evidenza un disaccoppiamento relativo tra le due variabili che negli ultimi anni diventa assoluto.

Ad oggi, le emissioni pro capite di gas clima alteranti, espresse in tonnellate equivalenti, sono inferiori alla media UE.
La Missione 2 consiste di quattro componenti ;

C1. Agricoltura sostenibile ed Economia circolare
C2. Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile;
C3. Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici;
C4. Tutela del territorio e della risorsa idrica.
M2C3 - Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici

Attraverso la Componente 3 si vuole rafforzare l’efficientamento energetico incrementando il livello di efficienza degli edifici, una delle leve più virtuose per la riduzione delle emissioni in un Paese come il nostro, che soffre di un parco edifici con oltre il 60 per cento dello stock superiore a 45 anni, sia negli edifici pubblici (es. scuole, cittadelle giudiziarie), sia negli edifici privati.
Gli obiettivi della componente 3 riportati nel Piano sono:

Aumento dell’efficientamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato;
Stimolo agli investimenti locali, creazione di posti di lavoro, promozione della resilienza sociale e integrazione delle energie rinnovabili.

L’allocazione delle risorse della componente (M2C3) per tipologia di interventi previsti, prevede un totale di 15,36 miliardi di euro distribuiti come riportato in figura:

13,95 miliardi di euro ce li siamo giocati con il superbonus, ora rimangono le briccole, ed ancora, 1,21 miliardi di euro per efficientamento degli immobili pubblici compreso le scuola, sono pochi, le nostre scuole e gli edifici pubblici, soffrono di una mancanza di manutenzione, ordinaria e straordinaria, con conseguenze enormi consumi energetici per il condizionamento e il raffrescamento degli ambienti. Il PNRR rimane comunque uno strumento economico importante ed una occasione da non perdere.

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