Un altro cantiere terminato e sotto all'albero di Natale mettiamo una nuova fine lavori. Non nascondo un pizzico di nostalgia, in ogni cantiere si crea una piccola comunità di professionisti che con passione lavorano insieme per creare l'opera. Si conclude la fase operativa. Ora è il momento dei bilanci, delle riflessioni e dei ringraziamenti. Se penso che l'inizio di tutto era un vecchio fabbricato rurale pericolante e vedo ora i risultati mi sembra quasi un miracolo. Raggiungere la piccola costruzione attraverso una strada stretta e tortuosa che diventa una mulattiera sterrata fino alla porta d'ingresso attraverso un bellissimo percorso in mezzo ai boschi e ai vigneti è stato un problema per i mezzi pesanti utilizzati nel cantiere. L'edificio era una tipica costruzione in pietra, con tetto a due falde in legno e coppi, al piano terra un porticato e magazzino, mentre al piano primo l'abitazione. La stabilità della costruzione era molto compromessa dall'in...
La risposta è SI E’ possibile pensare ad una casa autonoma dal punto di vista energetico Le scelte architettoniche conducono alla realizzazione di un edificio Passivo , che con opportune strategie d'intervento, si cerca di sfruttare le caratteristiche micro-climatiche della zona in cui è situato l’edificio (sole, vento, morfologia del terreno..) così seguendo, dunque, i dettami della progettazione Bioclimatica, si può ottenere un risparmio energetico e un confort termico interno di caldo o freddo che altrimenti realizzabile per mezzo di impianti di climatizzazione. Entrano di scena tecnologie costruttive nuove definiti SISTEMI SOLARI PASSIVI , in grado di raccogliere e sfruttare il calore del sole con mezzi non meccanici. Dunque i sistemi passivi sfruttano le caratteristiche dei componenti edili, come L’inerzia termica , ovvero la proprietà del materiale di accumulare energia per un tempo prolungato e a seconda dello spessore e ...